I nuovi documentaristi tedeschi
Questo volume esplora un momento della storia della fotografia animato da una profonda riflessione sulle trasformazioni che nel corso degli anni sessanta e settanta del Novecento hanno investito il paesaggio e la società tedeschi. Molti sono i fotografi che in quel periodo hanno cercato di documentare la realtà circostante con precisione e sobrietà, recuperando il rigore e lo stile documentario dei maestri della Nuova Oggettività (August Sander, Albert Renger-Patzsch e Karl Blossfeldt), che proprio in quegli anni sono stati al centro di un vero e proprio fenomeno di riscoperta. L'interesse di quelli che si possono definire Nuovi documentaristi tedeschi si è rivolto alla descrizione del paesaggio (un territorio, quello tedesco, in profonda e continua metamorfosi), delle zone urbane (avvertite come prive d'identità, dominate dai risultati fallimentari della ricostruzione del secondo dopoguerra e da un gravoso senso di inospitalità) e infine dell'uomo tedesco (spesso seguendo un rigido criterio tipologico di sanderiana memoria). Questo lavoro delinea il ritratto di un panorama artistico-fotografico di grande vitalità. La nascita delle prime gallerie fotografiche, il ruolo della critica militante, il dibattito sulla forma documentaria accolto nelle riviste di settore, le mostre, le fiere e le manifestazioni d'arte internazionali: tutto ciò offre al lettore un ricco orizzonte di ricerca in grado di sollecitare nuove occasioni di dialogo con la fotografia odierna.